Sentenze sul condominio, sono così importanti?

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Perché, questo ci dicono i dati sulle ricerche in rete e sul nostro sito, in tanti cercano sentenze sul condominio?

Quale particolare importanza assumono le decisioni dei giudici in questa materia?

La risonanza che assumono le pronunce giudiziali in ambito giurisprudenziale non è limitata alle sole sentenze rese dalla Cassazione.

Le sentenze sul condominio pronunciate dai Tribunali, dalle Corti d'appello e alle volte financo dai Giudici di Pace assurgono agli onori delle cronache molto più spesso di quanto accade per altre decisioni.

In effetti, basta soffermarsi un poco a pensarci, è molto più semplice, leggendo un quotidiano o una rivista cartacea o on-line trovare la notizia su una sentenza sul condominio di un qualunque Tribunale, piuttosto che su una identica decisione in relazione al comodato, alla locazione o ad altri simili istituti.

Come mai? Perché le sentenze sul condominio assumono questa rilevanza? È tale importanza mediatica è pari alla loro reale utilità pratica?

Andiamo per ordine. Come si suole dire in gergo tecnico, il nostro è un sistema di civil law; ciò sta a significare che i principi fondanti del nostro ordinamento sono impressi nella legge, rispetto alla quale le decisioni giurisprudenziali hanno valore interpretativo limitato al singolo caso che sono chiamate a risolvere.

Il contrario di quanto accade nei paesi così detti di commom law (quelli anglosassoni), dove il diritto di fonte giurisprudenziale assume primaria importanza nella individuazione dei principi cardine dell'ordinamento.

Il fatto che i principi siano sanciti dalla legge e che il sistema giurisdizionale serva a dargli attuazione e tutela non vuol dire che le sentenze così pronunciate non riverberino i propri effetti anche al di fuori del singolo caso che vanno a risolvere.

Esse non sono vincolanti – salvo eccezioni che vedremo a breve – ma comunque rappresentano un'utile precedente orientativo. È qui ci avviciniamo a comprendere l'importanza delle sentenze sul condominio; prima però valutiamo con attenzione l'eccezione qui si faceva cenno appena sopra.

Questa è rappresentata dalle pronunce rese della Sezioni Unite della Cassazione. Come chiarito dalla legge (es. si veda codice di procedura civile), le Sezioni Unite della Corte hanno il ruolo di garantire l'uniforme interpretazione del diritto.

Se per un giudice un particolare vizio di una delibera comporta nullità e per un altro annullabilità e se tale contrasto diviene tale da rendere incerta l'applicazione della legge, allora stiamo certi che la causa andrà a finire davanti alle Sezioni Unite. Per i vizi di nullità/annullabilità delle delibere condominiali, com'è noto, ciò è successo nel 2005 (sent. n. 4806).

Chi si occupa della materia condominiale sa quanto frequentemente si speri in una pronuncia delle Sezioni Unite che porti chiarezza in materia: è stato così per il così detto condominio minimo, per il condomino apparente, per le tabelle millesimali, ecc.

Ciò perché le norme legislative in ambito condominiale sono poche e vaghe; la situazione non è stata granché migliorata dalla legge di modifica della disciplina sul condominio negli edifici (lege n. 220/2012)

Proprio tale vaghezza e scarsità normativa spiega il perché del fatto che le sentenze sul condominio da considerarsi utili non siano solamente quelle di Cassazione e ancor più quelle delle Sezioni Unite, ma ogni pronuncia, di qualunque grado, può tornare utile per valutare l'interpretazione di un principio, ovvero la risoluzione di un caso che non trova esplicito riferimento nelle norme condominiali.

Come si direbbe in altri ambiti, è bene comunque leggere attentamente il foglietto illustrativo. Nel nostro caso su questo bugiardino c'è scritto in grande che siamo in un sistema di civil law, che le sentenze sono atti conclusivi di un procedimento – ovvero di un suo grado – che specie le sentenze di merito, a maggior ragione quelle dei primi gradi di giudizio, possono avere una certa rilevanza nell'ambito del circondario di riferimento, ma non necessariamente rappresentano un'utile precedente quasi si trattasse di una pronuncia di principio.

Eppoi da ultimo, ma non per importanza, l'indicazione più importante quando si legge una sentenza sul condominio (in realtà l'indicazione vale per ogni sentenza): ciò che conta non è la massima, ma lo svolgersi del processo e quindi l'intero iter motivazionale della sentenza che consente di capire perché il giudice è arrivato alla decisione sintetizzata nella massima e quindi se il principio può avere valore per i casi che ci riguardano. Buona lettura!

=> Ecco le sentenze più importanti emesse nell'anno 2015. Prima parte.




Fonte: www.condominioweb.com