Il DL fiscale è legge. L'equo compenso sarà riconosciuto a tutti i professionisti.
Esteso a tutti i professionisti, anche se non appartenenti ad un ordine, il riconoscimento economico proporzionato al lavoro svolto.
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Con 237 voti a favore, 156 contrari e 3 astenuti al voto di fiducia chiesto dal Governo, il dl fiscale diventa legge in quanto ha già ottenuto il via libera da Palazzo Madama.
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Il voto di fiducia ha blindato il testo uscito dal Senato e, quindi, la disciplina dell'equo compenso prevista inizialmente per gli avvocati viene estesa a tutti i professionisti, inclusi quelli non iscritti a ordini o albi. Anche la pubblica amministrazione sarà chiamata a ispirarsi agli stessi criteri.
Dopo che l'Autorità garante perla concorrenza e il mercato, aveva avvertito che l'equo compenso introduceva,di fatto, una tariffa minima, molte sono state le dichiarazioni a favore della introduzione dell'equo compenso.
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Ma il parere emesso dall'Antitrust, non essendo vincolante, non ha modificato le intenzioni del Governo.
Il prossimo appuntamento ora sarà la realizzazione di un tavolo di confronto tra il Ministero della Giustizia e i rappresentanti dei professionisti al fine di definire l'attuazione della norma prevista dalla legge appena approvata.
Fondamentale sarà anche l'impulso delle singole associazioni di categoria al fine di far inserire all'interno degli statuti la previsione dell'equo compenso per lo svolgimento dell'attività svolta dai propri associati.
D'altronde, in prima istanza, il rispetto per l'applicazione dell'equo compenso nel campo dell'amministrazione condominiale dovrebbe essere demandato alle varie Associazioni già operanti sul mercato.
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Fonte: www.condominioweb.com