I contabilizzatori di calore non vanno in ferie nei mesi estivi. Ecco cosa può succedere

Termovalvole. Un consumatore rileva consumi anomali in bolletta e scopre che...

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n consumatore si accorge di consumi anomali in bolletta e lo segnala al "Salvagente". Scoppia il caso dei contabilizzatori che registrano consumi sui caloriferi spenti e si scopre che la causa potrebbe essere l'esposizione ai raggi solari durante l'estate che li surriscalda.

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Di cosa stiamo parlando. In base a quanto stabilito dal D.L. 244/2016, lo scorso 30 giugno è scaduto il termine per l'installazione obbligatoria dei termoregolatori e contabilizzatori di calore per i condomini dotati di riscaldamento centralizzato o serviti da una rete di teleriscaldamento.

Ciascun proprietario di unità immobiliare, ove fosse tecnicamente fattibile ed efficiente in termini di costi, nonché proporzionato rispetto ai potenziali risparmi energetici, avrebbe dovuto provvedere all'installazione di sotto-contatori individuali per misurare l'effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda.La finalità di questi sistemi di termoregolazione è quella di razionalizzare i consumi e favorire il contenimento degli sprechi a salvaguardia dei consumatori, approntando schemi di ripartizione delle spese per la climatizzazione invernale, estiva e acqua calda sanitaria nei condomini a riscaldamento centralizzato, distinguendo i consumi volontari delle singole unità immobiliari da quelli involontari.

In abbinamento alla valvola, è installato anche un ripartitore di calore, uno strumento elettronico a batteria, che viene posizionato su ogni termosifone, sigillato in maniera tale da evitare manomissioni e che consente appunto di ripartire i consumi di ogni singolo radiatore e memorizzarlo.

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Il fatto. Un consumatore dell'hinterland milanese, nel cui appartamento sono state installate nei termini previsti le termovalvole e i ripartitori di calore, si accorge che a fine settembre, prima dell'accensione del riscaldamento per la subentrante stagione invernale, risulta riportato un certo numero di scatti sui ripartitori, nonostante il controllo e l'azzeramento degli stessi, circa un mese prima, da parte del tecnico incaricato.

Il previdente consumatore si preoccupa anche di conteggiare l'importo di questi consumi anomali e, facendo un rapporto tra l'ammontare di scatti consumati complessivamente nell'ultima stagione invernale e il costo delle bollette per il riscaldamento, calcola un consumo pari a circa il 5% di quello totale (più o meno 30 euro, il costo dei 315 scatti rilevati).

Scoperto l'inghippo, il consumatore interpella l'amministratore sollevando il problema di contabilizzazioni anomale nel periodo estivo, quando l'impianto di riscaldamento è spento e pone dubbi anche sul corretto funzionamento degli stessi ripartitori.

L'amministratore suggerisce di far intervenire la ditta installatrice la quale sostiene che effettuerà le dovute sottrazioni di questi consumi dal totale, a chiusura esercizio 2017-2018.

Ma i dubbi restano leciti sia da parte del singolo condomino (che nel frattempo solleva il problema scrivendo a Il Salvagente, leader nei test di laboratorio contro le truffe ai consumatori), sia da parte di qualunque altro cittadino: come egli sostiene, non essendoci stata alcuna verifica da parte della ditta, né tantomeno il nuovo azzeramento dei ripartitori da parte del tecnico, come vengono calcolati questi importi da sottrarre per tutti gli altri condomini? I contabilizzatori sono affidabili o siamo vittime di raggiri?

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I controlli e le possibili anomalie. Chiamati in causa, i responsabili de Il Salvagente hanno eseguito le debite verifiche rilevando queste anomalie, che potrebbero aver interessato milioni di consumatori.

A tal riguardo è stato chiesto un chiarimento al Presidente del CNA - Installazione Impianti Lombardia Franco Pozzoni, il quale sostiene l'eventualità di rilevamenti anomali in estate causati dall'irraggiamento solare del radiatore: questo, surriscaldandosi, raggiunge temperature maggiori rispetto all'ambiente e queste differenze (anche solo di 3-4 gradi) sono rilevate e quindi conteggiate dal contabilizzatore.

Questo problema potrebbe aver interessato milioni di italiani, viste le elevate temperature estive sull'intero territorio.

Il CNA Lombardia ribadisce che tutti i contabilizzatori dovrebbero azzerarsi automaticamente il 15 ottobre e ripartire con i nuovi conteggi; in caso contrario, è bene chiamare il tecnico per far eseguire quest'intervento di azzeramento.

Laddove si dovessero riscontrare anomalie nei conteggi, come il caso del consumatore di Melzo (MI), si dovrebbe chiamare in causa l'amministratore e/o la ditta che gestisce l'impianto e pretendere una corretta ripartizione delle spese con eventuali rimborsi per consumi non dovuti.

Restano alcuni dubbi di fondo: perché questi apparecchi, soggetti a verifiche di idoneità ed efficienza, possono presentare queste anomalie? Chi esegue i dovuti controlli, ha già riscontrato questa problematica? Chi avverte l'ignaro consumatore? La richiesta di azzeramento dei ripartitori, laddove non automatico, è prerogativa del singolo condomino o dell'amministratore?

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Fonte: www.condominioweb.com