Se ci sono altri impianti già installati, il motore del condizionatore non va rimosso dalla facciata condominiale

Tag: condizionatore , facciata , condominio , lavori , amministratore , spese

vacanze

Il motore esterno del condizionatore dalla facciata condominiale, se le linee estetiche del fabbricato risultano già alterate dalla presenza di altri condizionatori in precedenza installati da altri condomini, non va rimosso. Questo il principio di diritto che si ricava dalla sentenza del Tribunale di Roma n. 15738 del 4 agosto 2016.

=> I condizionatori di piccole dimensioni possono non rispettare la disciplina delle distanze legali

=> Quando il condizionatore non lede il decoro dell'edificio

È vero che anche un lieve turbamento del decoro architettonico può far scattare la rimozione dell'impianto dalla facciata condominiale. Ma nel caso di specie, il climatizzatore in questione non era l'unico corpo estraneo, e il decorso architettonico risultava già mutato dalla presenza di altri visibili motori di condizionatori installati da altri condomini.

Niente da fare dunque per il condomino che aveva citato in giudizio il proprietario e il conduttore dell'immobile vicino, adibito a negozio, per ottenere la rimozione del condizionatore installato nella cavità del prospetto sud ovest dell'edificio.

Secondo l'attore, il condizionatore, oltre ad essere rumoroso oltre la normale tollerabilità, pregiudicava il decoro architettonico e le linee estetiche dell'edificio, provocandone un deprezzamento economico.

Per il Tribunale, però, il condizionatore può rimanere dov'è. Decisiva la consulenza tecnica d'ufficio, da cui è emerso che “nell'economia compositiva generale del fabbricato la presenza dell'unità estranea nella cavità del prospetto sud ovest non produce turbamento dell'insieme delle linee architettoniche generali”.




Fonte: www.condominioweb.com